giovedì 30 marzo 2023

30 MARZO 2023

  EUROPA PARTE 1070 - Stati dell' Europa Parte 964

POLONIA AZ

Economia Parte 4

Le mete turistiche più visitate sono le città Cracovia (Kraków), Varsavia (Warszawa), PoznańBreslavia (Wrocław), Danzica (Gdańsk), SopotGdyniaStettino (Szczecin), ŚwinoujścieLublino (Lublin), Częstochowa e Zakopane. Tutte queste città hanno una ricca offerta turistica. Nel 2016 i distretti con il maggior numero di notti trascorse da turisti stranieri erano CracoviaŚwinoujścieVarsaviaDanzicaBreslaviaBiałystokStettino e Katowice. Cracovia è chiamata la "Città della letteratura" iscritta nella lista dell'UNESCO, la capitale culturale della Polonia. Scrittori eccezionali, vincitori di premi Nobel, come Henryk SienkiewiczCzesław Miłosz e Wisława Szymborska, hanno lavorato qui. Qui si trova il maggior numero di monumenti di provenienza italiana (tra cui la cappella del re Sigismondo il Vecchio progettata da Bartolomeo Berecci a Wawel, un dipinto di Leonardo da VinciDama con l'ermellino, la collezione della contessa Karolina Lanckorońska con dipinti italiani dal XIV al XVI secolo). Il turismo si concentra anche sui monumenti culturali nelle piccole città e villaggi - per esempio Miniera di sale in Wieliczka e Museo Casa natale di Fryderyk Chopin in Żelazowa Wola. Altri posti famosi sono i centri storici a GnieznoToruńStargardZamośćCastello di Książ in WałbrzychCastello di MalborkCastello di ŁańcutCampo di concentramento tedesco in Oświęcim (Auschwitz), costa del Mar Baltico e parchi nazionali: di Białowiezadi OjcowBieszczady e Babia Góra. La catena di alberghi e ristoranti è ben sviluppata. Nel 2019, in Polonia sono sbarcati 88.515.000 turisti.

The Black Eyed Peas - Where is the Love?


mercoledì 29 marzo 2023

29 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1069 - Stati dell' Europa Parte 963

POLONIA AV

Economia Parte 3


La Polonia è lo stato che usufruisce maggiormente dei Fondi strutturali assegnati dall'Unione europea ogni 7 anni. Nel settennio 2007-2013 ha ricevuto 102 miliardi di euro che nel 2014-2020 sono diventati 106 miliardi, nonostante la crisi economica che ha causato una diminuzione generale del budget dell'Unione europea. Questi finanziamenti hanno permesso una forte crescita rispetto agli altri stati dell'Unione europea in termini di aumento delle infrastrutture, calo della disoccupazione, aumento dell'export (soprattutto di alimentari) e aumento della manodopera.

The Black Eyed Peas - Pump It





lunedì 27 marzo 2023

27 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1068 - Stati dell' Europa Parte 962

POLONIA AU

Economia Parte 2

Riforme strutturali negli ambiti della salute, educazione, pensioni e amministrazione di stato sono sfociate in una pressione fiscale sopra le aspettative. La Polonia guida le regioni dell'Europa centrale negli investimenti stranieri e ha bisogno di un continuo afflusso. Il PIL è cresciuto molto tra il 1993 e il 2000, mentre c'è stato un rallentamento tra 2001 e 2002. Il prospetto di una maggiore integrazione con l'Unione europea ha poi rimesso l'economia in pista, con una crescita annuale del 3,7% nel 2003, in crescita rispetto all'1,4% del 2002. Nel 2004 la crescita ha superato il 5%.Tra il 2004 e il 2008 l'economia polacca ha attraversato una fase di boom economico, conclusasi con lo scoppio della crisi economica internazionale. Nel 2009 il PIL è notevolmente calato anche se non crollato come negli altri Paesi della cosiddetta "Nuova Europa". I copiosi fondi europei costituiscono mediamente ogni anno circa il 3,3% del PIL di Varsavia.
La Polonia è membro dell'Unione europea dal 1º maggio 2004, ma continua a usare la sua valuta, lo złoty polacco.
Il 17 gennaio 2006 il ministro delle Finanze della Polonia Zyta Gilowska dichiarò che il paese non avrebbe adottato l'euro prima del 2010, e che una data probabile sarebbe potuta essere il 2011.
Il 12 gennaio 2009 il Governo polacco ha vagliato l'ipotesi di rinviare oltre il 2011 il suo ingresso nella zona dell'euro, su suggerimento del presidente della Banca Centrale Polacca, Sławomir Skrzypek. L'adozione dell'euro implicherebbe una modifica della costituzione polacca, un procedimento lungo e complesso che complica e fa slittare l'adozione dell'euro in Polonia.

Smokie - Lay back in the Arms of someone


domenica 26 marzo 2023

26 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1067 - Stati dell' Europa Parte 961

POLONIA AT

Economia Parte 1

Da quando è tornata la democrazia, la Polonia ha perseguito fedelmente una politica di liberalizzazione dell'economia, e oggi risulta come uno dei più fortunati esempi di transizione da un'economia socialista a un'economia di mercato. Tant'è che nel 2010 la Polonia ha superato i Paesi Bassi per diventare la sesta principale potenza economica europea.
La Polonia è stata inoltre l'unico stato membro dell'Unione europea a non andare in recessione durante la crisi economica mondiale del 2008. È notevole la produzione di prodotti siderurgici e industriali, che le ha permesso in breve di crescere economicamente. Inoltre, secondo il Global Peace Index, la Polonia è uno degli stati più sicuri e industrializzati al mondo.
La privatizzazione di piccole e medie compagnie statali e la presenza di una legge liberale nell'istituire nuove ditte ha permesso il rapido sviluppo di un aggressivo settore privato, ma senza alcuno sviluppo delle organizzazioni per i diritti dei consumatori. La ristrutturazione e la di settori importanti come carbone, acciaio, ferrovie ed energie, è cominciata. Le più grandi privatizzazioni fino a ora sono state la vendita di Telekomunikacja Polska, la telecom nazionale, alla France Télécom (2000); e un'emissione del 30% delle azioni della più grande banca polacca, PKO BP, nel mercato polacco (2004). Nonostante tutto il PIL polacco continua ad aumentare del 4% annuo, valore ben maggiore rispetto a quello tedesco.
La Polonia ha un ampio settore agricolo di fattorie private, ed è il principale produttore di alimenti nell'Unione europea. 

Smokie - Needless and Pins




sabato 25 marzo 2023

25 MARZO 2023

EUROPA PARTE 1066 - Stati dell' Europa Parte 960

POLONIA AS

Ordinamento dello Stato

La repubblica polacca è una repubblica parlamentare; la sua costituzione attuale è adottata dal 1997.
Il potere legislativo è esercitato collettivamente dal Sejm e dal Senato che, insieme, costituiscono l'Assemblea nazionale (Zgromadzenie Narodowe). Il Sejm annovera 460 componenti, il Senato 100. Entrambe le camere sono rinnovate ogni quattro anni. L'elettorato passivo per il Sejm è di 21 anni e per il Senato di 30. Con l'eccezione dei gruppi di minoranze etniche, solo i partiti che abbiano ricevuto almeno il 5% dei voti possono accedere alla ripartizione dei seggi al Sejm.
L'iniziativa legislativa spetta ai deputati, ai senatori e al Consiglio dei ministri.
Il potere esecutivo viene esercitato dal presidente del consiglio e dal Consiglio dei ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio e, su proposta di questi, i ministri. Il Consiglio dei ministri deve ottenere la fiducia della Camera dei deputati.
Il Presidente della Repubblica viene eletto a suffragio diretto ogni cinque anni. Può essere eletto presidente il cittadino che abbia compiuto 35 anni. Egli si occupa anche della politica estera e della difesa nazionale similmente al sistema francese.
Il potere giudiziario è rappresentato dalla Corte suprema (Sąd Najwyższy), composta da giudici nominati dal Presidente della Repubblica sotto raccomandazione del Consiglio Nazionale della Magistratura per un periodo indefinito, e dal Tribunale Costituzionale (Trybunał Konstytucyjny), composto da 15 giudici scelti dalla Camera dei deputati per un mandato di nove anni.
Il Sejm, con l'approvazione del Senato, nomina il Difensore per i Diritti dei Cittadini (Rzecznik Praw Obywatelskich) per un mandato di cinque anni, rinnovabile solo una volta. Il Difensore ha il dovere di vigilare l'osservanza e la realizzazione dei diritti e delle libertà dei cittadini, la legge e i principi della vita e della giustizia sociale.
La Polonia è suddivisa in sedici voivodati.

Smokie - If you think you know how to love me


venerdì 24 marzo 2023

24 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1065 - Stati dell' Europa Parte 959

POLONIA AR

Lingue

La lingua polacca, del ceppo delle lingue slave, è quella ufficiale, ma nel Voivodato della Pomerania oltre 50 000 persone parlano una lingua slava affine, ma diversa dal polacco, il casciubo. Esistono comunque minoranze linguistiche tedesche, ucraine, bielorusse e russe. Ed è proprio in Polonia che nasce la lingua esperanto, creata il 26 luglio 1887 dal linguista polacco Ludwik Lejzer Zamenhof con la pubblicazione dell'Unua libro, primo libro in lingua esperanto: è la più parlata e diffusa fra le lingue pianificate. L'esperanto in Polonia, oltre che in Croazia, è stato dichiarato patrimonio mondiale immateriale dell'umanità.

Smokie - Mexican Girl


giovedì 23 marzo 2023

23 MARZO 2023

    EUROPA PARTE 1064 - Stati dell' Europa Parte 958

POLONIA AQ

Religione

Per secoli la Polonia è stata una nazione a stragrande maggioranza cattolica e molti polacchi considerano il cattolicesimo come parte dell'identità nazionale polacca. Il cattolicesimo è anche un tratto distintivo dei polacchi rispetto ai vicini tedeschi che sono a maggioranza luterana, e alla Bielorussia, che è a maggioranza ortodossa.
Oggi la Chiesa cattolica stima che il 45,8% dei polacchi frequenti regolarmente la messa domenicale, con circa il 30-40% nelle aree urbane e il 70-80% nelle aree rurali. Nel 1978, dopo la morte di papa Giovanni Paolo I, venne eletto al soglio pontificio il cardinale arcivescovo di Cracovia Karol Woityla con il nome di papa Giovanni Paolo II, il primo polacco ad assumere questa carica.
Il resto della popolazione consiste in minoranze ortodosse (500 000 persone) e protestanti (circa 100 000 appartenenti alle chiese protestanti tradizionali). Ridotta invece ai minimi termini la storica comunità ebraica a causa del genocidio perpetrato dal Terzo Reich tedesco: nel 1939 vi erano 3 250 000 ebrei in Polonia e costituivano quasi il 10% della popolazione, ma solo 100 000 sopravvissero alla Shoah. Nel dopoguerra molti di essi emigrarono, principalmente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia e in Israele. Nel 2010 rimanevano appena 3 200 ebrei.
In Polonia esiste anche una piccola minoranza neopagana (approssimativamente poche migliaia di persone), attiva dall'inizio del XIX secolo, la Confederazione polacco-lituana fu l'ultimo Stato d'Europa ad avere al suo interno consistenti minoranze pagane, che si convertirono al cristianesimo (in genere cattolico) al principio del Quattrocento. Esistono due istituzioni principali che celebrano i culti del neopaganesimo slavo (religione neopagana ispirata all'antica spiritualità slava): la Chiesa nativa polacca e la Chiesa slava polacca.
La Polonia, grazie alla notevole e insolita tolleranza dimostrata nell'età moderna e alla fine del Medioevo dalla Confederazione polacco-lituana, ospita al suo interno una delle comunità sunnite più antica d'Europa, quella dei Tatari polacchi, diffusa soprattutto nel Polesia (con moschee storiche a Kruszyniany e a Bohoniki).

Smokie - Living next door to Alice


mercoledì 22 marzo 2023

22 MARZO 2023

   EUROPA PARTE 1063 - Stati dell' Europa Parte 957

POLONIA AP

Etnie AA - Gruppi Etnici 

Tedeschi di Pabianice

I primi tedeschi a Pabianice sono menzionati per la prima volta nel 1793, quando la città, in conseguenza della seconda spartizione della Polonia, venne inglobata nello stato prussiano. Molti tedeschi durante il dominio prussiano hanno lavorato come impiegati statali a Pabianice.

Il Congresso di Vienna

La successiva ondata d'immigrazione di coloni tedeschi arrivò negli anni Venti del XIX secolo in conseguenza al Congresso di Vienna, in cui venne deciso di fondare il Regno di Polonia e di metterlo sotto dominio russo.
Il governo di Varsavia, avendo l'intenzione di industrializzare il paese, favorì l'insediamento di ulteriori immigrati. Il governo inviò dei reclutatori nei territori tedeschi, soprattutto in Sassonia, Slesia, Prussia e nel territorio dei Sudeti. Nel 1825 arrivarono a Pabianice 14 esperti di panni. Ai nuovi arrivati inizialmente furono messe a disposizione delle sale nel castello (cortile antico del Capitolo di Cracovia) e nelle case retrostanti del castello (dove sono stati sistemati i primi telai). Successivamente ogni colono ricevette del terreno edificabile e un prestito per un importo di 600 Złoty polacchi per la costruzione di una casa di legno o di 1.500 Złoty polacchi per una casa di mattoni. Fu istituita sul fiume Dobrzynka una gualchiera per la trasformazione, la compattazione e la finitura dei tessuti.

La prima guerra mondiale

Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, Pabianice fu occupata dall'esercito tedesco il 20 agosto 1914. Il 10 novembre 1918 i soldati tedeschi furono disarmati dalle organizzazioni d'indipendenza polacche.

La seconda guerra mondiale

L'8 settembre 1939 Pabianice fu occupata dalla Wehrmacht e il 20 novembre 1939 fu incorporata nel Reich tedesco come parte del Wartheland. Nelle vicinanze furono insediati quasi 12.000 tedeschi provenienti dalla Volinia, dalla Bessarabia e dal Baltico. Il 12 gennaio 1945 ebbe l'inizio il contrattacco sovietico. Il 17 incominciò l'evacuazione dei tedeschi e il 19 gennaio Pabianice fu occupata dall'Armata Rossa. Poi iniziò l'espulsione. Tutti i tedeschi furono espropriati e furono inviati al lavoro forzato. Gli uomini tra i 15 e i 65 anni furono deportati in Siberia.

Robert Plant - '29 Palms'




martedì 21 marzo 2023

CRIME: TRUFFE & CO. L'EVASIONE FISCALE

L’evasione fiscale è un reato punibile anche con la reclusione. Commette il reato chi non paga le imposte.




L’evasione fiscale, in altre parole, racchiude tutte le condotte che violano gli obblighi di natura tributaria nei confronti dell’Erario. Bisogna però fare alcune precisazioni: se gli importi non pagati sono minimi e la condotta dell’evasore non è grave non ci sono conseguenze penali ma soltanto sanzioni amministrative di carattere economico.

Per questa ragione, la legge stabilisce precisamente le soglie di evasione che fanno scattare il reato e che possono causare anche la condanna in carcere. Nei casi meno gravi, invece, tale condotta è punita soltanto con multe o maggiorazione delle somme dovute al Fisco.

Quando si parla di evasione delle tasse in ambito di diritto penale, bisogna prendere come punto di riferimento il D.lgs 74 del 2000, modificato dal Dl 138 del 2011 e ulteriormente ritoccato dal Dlgs. n. 158/2015.

Qui il legislatore fissa le soglie di evasione e le condotte che fanno diventare l’evasione fiscale un reato, quindi rilevante sul piano penale. Al di sotto di queste soglie, invece, non ci sono conseguenze sul piano penale.

Occorre fare una precisazione: ai sensi della suddetta legge, l’evasione fiscale diventa reato solo quando comporta l’omissione del pagamento delle imposte sui redditi, quindi Irpef, Ires e Iva. Invece per Imu, Tasi, Tari, bollo auto e altre, si incorre solo in sanzioni amministrative.

(FONTE https://www.money.it/)

In puntata molto di più...

lunedì 20 marzo 2023

20 MARZO 2023

  EUROPA PARTE 1062 - Stati dell' Europa Parte 956

POLONIA AO

Etnie K - Gruppi Etnici 

Russini

I russini o rusini, a volte indicati come rusnachi, noti anche come carpato-russini o carpato-ruteni, sono un gruppo etnico slavo orientale parlante la lingua russina. Discendono da una popolazione slavo orientale, i croati bianchi, che abitava le regioni settentrionali dei Carpazi orientali fin dal Medioevo. Sono stati spesso chiamati carpato-ruteni o ruteni carpatici, con l'indicazione geografica che indica la regione dei Carpazi.
A differenza dei loro vicini orientali, che adottarono l'uso dell'etnonimo ucraino agli inizi del XX secolo, i russini conservarono il loro nome originale. I russini si distinguono ancora in 4 sottogruppi, in base alla zona di residenza e alla differenze culturali: i boiko, i doliniani, gli hutsuli e i lemchi.
Inoltre, come residenti delle regioni nord-orientali dei Carpazi, essi sono strettamente collegati e talvolta anche associati ad altre comunità slave nella regione montana, come la comunità slovacca dei gorali (letteralmente "montanari").
Le principali denominazioni: carpato-russini, carpato-ruteni, carpato-russi e carpato-ucraini utilizzano il prefisso "carpato-" in riferimento alla Rutenia subcarpatica, una regione storica transfrontaliera che comprende l'oblast' di Transcarpazia nella moderna Ucraina, regioni nord-orientali della Slovacchia e parti sud-orientali della Polonia. Altre denominazioni regionali utilizzate sono: uhro-russini, servi, bizantini, o più semplicemente “po-našomu” (letteralmente persone come noi o che parlano la nostra lingua o “il nostro popolo”).
Nei contesti ufficiali ucraini, i vari sottogruppi russini sono spesso indicati collettivamente come Verchovynci, che letteralmente significa "montanari". Degli stimati 1,2-1,6 milioni di persone di origine russina, solo all'incirca 90.000 individui sono stati identificati come tali nei recenti censimenti nazionali. Questo perché le stesse autorità che gestiscono il censimento li considerano un sottogruppo di ucraini; tuttavia alcuni paesi li riconoscono ufficialmente come una minoranza etnica.

Jason Mraz - Geek in the Pink

domenica 19 marzo 2023

19 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1061 - Stati dell' Europa Parte 955

POLONIA AN

Etnie X - Gruppi Etnici 

Rom Polacchi 7

 I rom polacchi oggi

Oggi i rom polacchi vivono principalmente nella Polonia sud-orientale, nella zona intorno a Nowy Sącz, a Podhale e Spisz .
Nel giugno 1991 si verificò il pogrom di Mława, una serie di episodi violenti contro i rom polacchi che scoppiò dopo che un uomo fu ucciso e un altro gravemente ferito quando un adolescente romani investì tre persone ad un passaggio pedonale. Dopo l'incidente una folla in rivolta ha attaccato i ricchi insediamenti romani nella città polacca di Mława. Sia il capo della polizia di Mława che i ricercatori di sociologia dell'Università di Varsavia hanno affermato che il pogrom era principalmente dovuto all'invidia di classe (alcuni romanì erano diventati ricchi con il commercio dell'oro e dell'automobile). A quel tempo, il sindaco della città, così come i rom coinvolti e altri residenti, dissero che l'incidente era principalmente motivato dal punto di vista razziale. 
Durante la copertura della rivolta, è stato menzionato un cambiamento negli stereotipi etnici sui rom in Polonia: un rom non è più povero, sporco o allegro. Inoltre non supplicano o fingono di essere umili. Oggi un rom guida un'auto di alto livello, vive in una villa signorile, ostenta la sua ricchezza, si vanta che le autorità locali e la polizia sono a suo libro-paga e quindi non ha paura di nessuno. Allo stesso tempo è, come prima, un imbroglione, un ladro, un renitente alla leva militare e un titolare di un lavoro legale e dignitoso. I "meta-stereotipi" negativi - o le stesse percezioni dei rom riguardo agli stereotipi che i membri dei gruppi dominanti detengono nei confronti del proprio gruppo - sono stati descritti dalla Società Rom Polacca nel tentativo di intensificare il dialogo sull'esclusione sociale. 

Jason Mraz - Have it all


sabato 18 marzo 2023

DALLA PARTE DELLE VITTIME: LA VIOLENZA ECONOMICA E' UNO DEI DISPETTI PEGGIORI NELLE SEPARAZIONI

La violenza economica si riferisce ad atti di controllo e monitoraggio del comportamento di una persona in termini di uso e distribuzione del denaro, con la costante minaccia di negare risorse economiche, esponendola a debiti, o ancora impedendole di avere un lavoro e un'entrata finanziaria personale e di utilizzare le proprie risorse secondo la sua volontà.



La violenza economica riguarda essenzialmente la sfera familiare e gli equilibri di coppia e consiste in una serie di comportamenti volti ad impedire che il familiare sia o possa diventare economicamente indipendente, per poter esercitare sullo stesso un controllo indiretto, ma estremamente incisivo. Ogni aspetto legato alla gestione finanziaria viene monopolizzato dal congiunto in posizione di "superiorità economica", mentre il soggetto posto in uno stato di dipendenza, è costretto a richiedere le risorse necessarie per le spese quotidiane e a giustificarne l'utilizzo.
Poco indagata e conosciuta, la violenza economica è un fenomeno sommerso e non incontra ancora riprovazione sociale forte e visibile. Il controllo economico è tuttavia diffuso in tutte le tipologie di coppie (coniugati, uniti di fatto, fidanzati, amanti) trasversalmente e indipendentemente dalle fasce di reddito, anche se scarsamente riconosciuto (e denunciato). Nel suo primo manifestarsi, le vittime che la subiscono faticano infatti a riconoscerla come vera e propria violenza, a causa di comportamenti che ancora risultano culturalmente giustificati, in particolare quando la vittima è una donna in contesti culturali in cui è accettato che sia l'uomo a detenere il controllo economico, a prescindere dall'eventuale contribuzione da parte della donna lavoratrice.

NONPIUINDIFESA
Associazione per la difesa delle vittime di violenza

Palestra Comunale Corso Cadore 16, TORINO

+39 347 092 6880nonpiuindifesa@gmail.com

18 MARZO 2023

 EUROPA PARTE 1060 - Stati dell' Europa Parte 954

POLONIA AM

Etnie J - Gruppi Etnici 

Rom Polacchi 6

Storia - Dopo la seconda guerra mondiale

Mentre prima della seconda guerra mondiale una piccola parte della Polska Roma era diventata sedentaria, la maggior parte ha continuato un tradizionale stile di vita nomade. A differenza di Lovari e Kalderash, che spesso erano impegnati in viaggi transnazionali in tutta Europa, la Polska Roma tendeva a rimanere all'interno dei confini della Polonia interbellica o dei paesi vicini.
Dopo la guerra, tuttavia, il governo comunista della Polonia popolare istituì una politica volta alla sedentarizzazione della popolazione Rom sopravvissuta all'Olocausto. Inizialmente questo prese la forma di incentivi finanziari - compresi alloggi gratuiti e "fondi di liquidazione" - ma poiché la politica non raggiunse gli obiettivi sperati dalle autorità comuniste, alla fine degli anni '50 la politica si trasformò in una soluzione di insediamento forzato e di divieto assoluto dello stile di vita "nomade". Tutti i rom polacchi dovettero registrarsi, il "vagabondaggio" fu messo fuori legge e i genitori rom venivano spesso incarcerati se i loro figli non avevano frequentato la stessa scuola durante tutto l'anno (cosa impossibile nel contesto di uno stile di vita nomade). Questa politica forzosa portò alla sedentarizzazione di circa l'80% dei rom precedentemente nomadi, mentre una piccola parte continuò i propri costumi tradizionali in clandestinità. Altri ancora emigrarono all'estero.
La poetessa Papusza (Bronisława Wajs) divenne famoso a livello nazionale durante questo periodo, così come suo nipote, Edward Dębicki.

Jason Mraz - 93 Millions Miles