L'attuale palazzo fu costruito tra il 1884 e il 1894. Si affaccia su piazza della Libertà ed è il luogo nel quale si svolgono le cerimonie ufficiali della Repubblica di San Marino; è sede dei principali organi istituzionali e amministrativi, quali i capitani reggenti, il Consiglio Grande e Generale, il Consiglio dei XII ed il Congresso di Stato.
Monumenti e statue
La statua della Libertà è un'opera del 1876 del centese Stefano Galletti, autore anche del busto dedicato a Garibaldi, del 1882, primo esempio celebrativo post mortem dedicato all'Eroe dei due mondi su territorio italiano.
Architetture militari
Torri di San Marino
San Marino Alta dispone di tre nuclei fortificati, definiti "torri", costruiti nel XIV secolo circa, con ampliamenti del XVI secolo. Di importante interesse storico e culturale sono le tre celebri rocche che sorgono sui punti più alti del monte Titano, simboli della Serenissima Repubblica. La "Rocca Guaita" (prima torre) eretta nell'XI secolo ospita una Cappella eretta in onore di Santa Barbara. La "Rocca Cesta (seconda torre)" costruita nel XIII secolo sul punto più alto della montagna precede la terza e la più piccola delle tre torri, il "Montale".Prima torre: comprende un castello e una chiesa. Seconda torre: comprende un castello con un museo delle armi, delle mura, e una piccola chiesa. Terza torre: è la più piccola e dispone di mura e copertura a tegole.
L'economia è fondata sui settori industria, finanza, commercio e turismo. La Repubblica, che sino al 2000 poteva contare su un costante avanzo di bilancio, ha affrontato un periodo di recessione che ha reso necessari interventi volti a ridurre il debito pubblico. Nonostante il periodo economico sfavorevole San Marino presenta ancora uno dei più bassi tassi di disoccupazione d'Europa: a ottobre 2019 il tasso di disoccupazione è stato del 3,1% contro il 9,7% italiano e una media europea del 6,3%.
Settore primario
L'agricoltura, fonte economica basilare fino agli anni sessanta, produce vino e formaggi. San Marino deve importare tutta la sua energia dall'Italia. Dalla chiusura della cava del monte Titano non ha più risorse minerarie.
Settore secondario
L'industria è principalmente leggera e legata alla produzione di ceramica, la produzione di francobolli e moneta, principalmente a scopo di collezionismo è svolta dall'Italia per conto terzi.
Nel 2012 sono stati ospitati oltre 2 milioni di turisti.
Dal 2014, grazie ad una apposita normativa sulle startup, si sono concentrate nuove attività innovative all'interno di San Marino Innovation (già Techno Science Park San Marino-Italia).
La Repubblica emette regolarmente varie serie commemorative, e ha un consistente seguito di filatelisti. I francobolli sono stati a lungo stampati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato italiano ma si sono avute emissioni stampate dalla tipografia Courvoisier[ e rappresentavano una consistente fonte di entrate per lo Stato, sia tra gli appassionati collezionisti sia tra i semplici amanti dei souvenir, visto che sono venduti nei negozi di oggettistica. Di recente i francobolli sammarinesi sono stampati dalla società francese Cartor.
Moneta
San Marino adotta l'euro come moneta ufficiale. Correntemente sono distribuite monete coniate in Italia, tuttavia viene pure coniato un limitato quantitativo di monete sammarinesi, aventi soprattutto interesse numismatico. L'azienda autonoma di Stato Filatelica e Numismatica della Repubblica di San Marino (AASFN) ha sede in piazza Giuseppe Garibaldi n. 5. Gli euro sammarinesi sono coniati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato italiano, sulla base di accordi internazionali del 1939 e 1991. In precedenza era adottata la lira sammarinese ma avevano corso legale anche la lira italiana e la lira vaticana. Ai fini numismatici, dal 1974 viene emesso anche lo scudo sammarinese in oro, avente corso legale unicamente entro i confini nazionali (1 scudo=37,50 euro come valore nominale).
La Repubblica di San Marino è suddivisa in nove amministrazioni locali chiamate castelli, ognuna delle quali porta il nome del proprio capoluogo; tali amministrazioni vengono rette dalle rispettive giunte di castello.
San Marino partecipa con una propria delegazione parlamentare all'Unione Interparlamentare, all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa e all'Assemblea Parlamentare dell'OSCE. Il 13 maggio 1999 San Marino ha aderito allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale. San Marino ha aderito nel 1988 al Consiglio d'Europa e ricoperto dal maggio a novembre 2006 la Vice Presidenza del Comitato dei Ministri e dal 15 novembre 2006 all'11 maggio 2007 la Presidenza del Comitato dei Ministri. Alla data del 7 luglio 2011 San Marino intrattiene relazioni ufficiali con 108 Stati, 98 a livello diplomatico con 12 ambasciate e una rete consolare in quattro continenti. Del tutto peculiari, ovviamente, sono le relazioni bilaterali tra Italia e San Marino. Nel 2013 si è svolto un referendum per l'eventuale adesione all'Unione europea che però ha dato esito negativo non essendo stato raggiunto il quorum necessario per essere convalidato. Da un punto di vista diplomatico, seguendo la leadership dell'Italia, fa parte del gruppo Uniting for consensus, opponendosi all'aumento dei seggi permanenti nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La XXXIII edizione dei Giochi Olimpici Estivi si svolge a Parigi. Il 26 luglio verrà accesa la fiaccola che illuminerà ancor di più la Ville Lumiere fino all'11 agosto. L'Italia parteciperà con 403 atleti ha tutte le intenzioni di superare i risultati di Tokyo 2020, quando arrivarono 40 fantastiche medaglie.
La Cerimonia d'apertura avrà luogo venerdì 26 luglio ma il programma dei Giochi Olimpici 2024 inizia già mercoledì 24 luglio con le prime partite dei tornei di calcio e rugby e le prime medaglie verranno assegnate a partire dal 27 luglio quando prenderà il via il programma completo con tutte le 32 discipline in gara.
Portabandiera saranno gli italiani Tamberi ed Errigo.
Domenica 4 agosto la finale dei 100 metri maschili, da sempre la gara più attesa, con Jacobs che difende l'oro.
Con il presidente della Federazione Twirling Nazionale, Gianfranco Porqueddu, parliamo di Olimpiadi.....
La cittadinanza sammarinese è disciplinata dalla Legge 30 novembre 2000 n. 114, e dalla sua successiva modificazione con Legge 17 giugno 2004 n. 84. La Legge stabilisce che sono cittadini sammarinesi per origine:i figli di padre e madre entrambi cittadini sammarinesi (ius sanguinis); i figli di cui un solo genitore è cittadino sammarinese, a condizione che entro il termine perentorio di dodici mesi dal raggiungimento della maggiore età dichiarino di voler mantenere la cittadinanza da questo trasmessa; i figli di genitore sammarinese se l'altro genitore è ignoto o apolide; gli adottati da cittadino sammarinese conformemente alle norme sull'adozione ed ai sensi dei punti precedenti; i nati nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi.
San Marino è una repubblica parlamentare[26]. San Marino ha sempre mantenuto rapporti privilegiati con l'Italia alla quale è legata da numerosi trattati e accordi bilaterali. San Marino afferma con forza la propria sovranità e indipendenza, mantenendo relazioni diplomatiche e consolari con numerosi Paesi europei e del mondo e dotandosi di autonome istituzioni.
La Repubblica di San Marino detiene il primato mondiale di Paese con il più breve mandato del Capo di Stato: i due Capitani Reggenti infatti rimangono in carica per soli sei mesi. I Capitani entrano in carica il 1º aprile e il 1º ottobre di ogni anno. Al secondo posto in questo singolare elenco figura un altro Stato confinante con l'Italia: la Svizzera, il cui capo dello Stato ricopre tale incarico per un solo anno.
La Repubblica di San Marino si è dotata di strumenti di democrazia diretta, prevedendo gli istituti del referendum abrogativo, propositivo e confermativo, e dell'Arengo.
Il sistema giudiziario è di diritto comune e risente dell'influenza del diritto italiano, che si adegua anch'esso al modello della famiglia romano-germanica. I magistrati giudicanti, ordinari e amministrativi, vengono nominati dal Consiglio Grande e Generale.
La popolazione ammonta a 34 033 abitanti (al 6 dicembre 2021). La popolazione è in continua crescita: nel primo censimento del 1864 era di 7 080, nel secondo del 1874 di 7 464, nel terzo del 1899 di 9 359, nel quarto del 1947 di 12 100, nel quinto del 1976 di 12 284. Il Paese ha uno dei più elevati tassi di aspettative di vita al mondo. La popolazione residente al 31 luglio 2012 è di 32 404 unità, 24 in più rispetto a giugno 2012 e 329 in più rispetto a luglio 2011. La popolazione presente, che rispetto alla popolazione residente comprende anche le persone con permesso di soggiorno, è pari a 33 506 unità, 12 in meno rispetto al mese precedente e 125 in più rispetto a luglio 2011.
La popolazione è composta in prevalenza da cittadini sammarinesi (85%) e italiani (10%). Gli stranieri residenti a San Marino sono in tutto 5 002. La popolazione è quasi esclusivamente composta da nativi sammarinesi e da cittadini italiani, ma si rilevano anche persone provenienti da altre nazioni. I cittadini sammarinesi costituiscono – stabilmente – l'81% della popolazione. In lieve aumento, sia gli italiani, che si attestano al 14,9%, sia gli altri cittadini stranieri. Tra questi ultimi la comunità più numerosa è quella ucraina con 366 unità, seguita da quella rumena con 283.
Sono circa 17 000 i sammarinesi residenti all'estero; complessivamente, i cittadini sammarinesi sono 45 231. I residenti all'estero vivono soprattutto in Italia, fra Emilia-Romagna e Marche. In tutto il mondo sono presenti comunità di sammarinesi ufficialmente riconosciute dal Consiglio dei XII, la più grande delle quali è quella di Detroit con circa un migliaio di aderenti. A tali comunità aderiscono circa 6 695 persone. Tra questi c'era il famoso cantante Little Tony, sammarinese che non chiese mai la cittadinanza italiana, pur avendo sempre vissuto in Italia.
Gli stranieri a San Marino sono il 15% della popolazione, di cui i 2/3 sono italiani, così suddivisi per castello nel 2003.
Lingue e dialetti
L'italiano è la lingua in cui sono redatti i documenti ufficiali della Repubblica, così come quella utilizzata come mezzo d'insegnamento e dai principali mezzi di comunicazioni. In particolare in ambito domestico e nelle relazioni sociali informali accanto all'italiano è diffuso il romagnolo.
Dal 21 luglio 2011 stemma e bandiera sono definiti e riconosciuti nella Legge Costituzionale 21/07/2011 nº 1; dal 2 settembre lo stemma è protetto a livello internazionale dal WIPO. La bandiera di San Marino fu adottata il 6 aprile 1862 ed è composta da due bande orizzontali di uguali dimensioni: quella superiore è bianca e quella inferiore è azzurra. Al centro della bandiera è presente lo stemma nazionale. L'azzurro simboleggia il cielo e il bianco la libertà, la quale sovrasta anche il cielo. Lo stemma di San Marino raffigura il monte Titano con ben evidenti le tre rocche della capitale dello Stato, Città di San Marino: Cesta, Guaita e Montale. Ciascuna delle tre verdi cime del monte è sormontata da una torre d'argento merlata, distinta di nero e con in cima una piuma di struzzo di colore argento. Per ornamento esteriore porta due rami divergenti di color verde: d'alloro quello posto a sinistra, di quercia quello a destra. I rami sono legati in basso da un nastro che reca la parola latina «LIBERTAS», ovvero libertà. La corona, aggiunta con deliberazione del 6 aprile 1864, rappresenta la sovranità dello Stato, che non riconosce altra sovranità al di sopra di sé. Tale significato è enfatizzato dalle piume, da sempre un antico simbolo di libertà da vincoli.
La Repubblica di San Marino, negli atti ufficiali interni, conta gli anni dalla fondazione della Repubblica. Pertanto, secondo questo calendario l'anno comincia il 3 settembre e termina il 2 settembre dell'anno successivo. Nei rapporti internazionali utilizza la data nel doppio formato, indicando la sigla d.F.R. (dalla fondazione della Repubblica).
Dopo la caduta del fascismo, il Paese fu retto da un governo rappresentativo di tutte le forze democratiche. A partire dalle elezioni politiche del 1945 e fino al 1957, la Repubblica fu retta da una coalizione di sinistra tra il Partito Comunista Sammarinese (PCS) e il Partito Socialista Sammarinese (PSS). Le elezioni politiche del 1955 confermarono la maggioranza parlamentare alla coalizione PCS e PSS. Il Governo italiano tollerava a fatica il governo di sinistra in piena guerra fredda e nel 1950 bloccò i confini, fatto che rese difficoltoso il commercio e causò la chiusura di alcune fabbriche locali. Per opera del governo socialcomunista, nel 1950 venne istituito un Sistema di Sicurezza Sociale, che contemplava l'assistenza sanitaria per tutti i cittadini e la previdenza sociale; nel 1955 venne fondato l'Istituto per la Sicurezza Sociale. Il 14 ottobre 1957, dopo i fatti di Rovereta, si formò un governo di coalizione tra Partito Democratico Cristiano Sammarinese (PDCS) e Partito Socialista Democratico Indipendente Sammarinese (PSDIS). Le successive elezioni politiche del 1959 confermarono a PDCS e PSDIS la maggioranza dei seggi parlamentari. Ciò portò a una normalizzazione delle relazioni internazionali: vennero pagati i danni di guerra, gli USA donarono l'acquedotto e si stipulò un accordo con l'Italia per la costruzione della superstrada. Gli anni sessanta e settanta videro il riconoscimento di alcuni diritti civili, tra cui nel 1960 il voto alle donne. La maggioranza sopravvisse fino al 1973, anno in cui si formò una nuova alleanza fra il PDCS e il PSS che resse fino al 1978. Le elezioni politiche del 1978 videro il ritorno al potere di una coalizione formata da Partito Comunista Sammarinese, Partito Socialista Sammarinese e Partito Socialista Unitario. Essa fu confermata alle successive elezioni politiche del 1983, ma si disgregò nel 1986. Nel giugno del 1986 venne formata una coalizione tra democristiani e comunisti che risultò vincente alle elezioni politiche del 1988. La coalizione governò fino al marzo 1992 quando i comunisti, che nel 1989 avevano cambiato nome e simbolo divenendo Partito Progressista Democratico Sammarinese, furono sostituiti dai socialisti in una nuova coalizione, confermata alle elezioni politiche del 1993. A cavallo tra gli anni ottanta e novanta vi sono stati importanti riconoscimenti da parte della comunità internazionale. Pur essendo fortemente dipendente dall'Italia, alla quale è legato da numerosi trattati, San Marino afferma con forza la propria sovranità e indipendenza, intrattenendo relazioni diplomatiche e consolari con numerosi Paesi europei e americani. Dal 1988 San Marino è membro del Consiglio d'Europa, che ha presieduto per la prima volta nel primo semestre del 1990. Nel 1992 è avvenuta l'adesione all'ONU. Nel febbraio 2002 è stato firmato un accordo con l'OCSE relativo alla tassazione, finalizzato a ottenere maggiore trasparenza sulle materie fiscali e bancarie, al fine di combattere l'evasione fiscale. In seguito alle elezioni politiche del 1998 è stato confermato il governo di democristiani e socialisti, ma la continua instabilità politica portò allo svolgimento di elezioni anticipate. Le elezioni politiche del 2001 confermarono tuttavia la maggioranza PDCS/PSS, schieramento che, nel 2003, si ampliò al Partito dei Democratici. Le elezioni politiche del 2006 hanno visto affermarsi una coalizione di centrosinistra, guidata dal Partito dei Socialisti e dei Democratici, nato dalla fusione di PSS e PdD.
In questo contesto i tre partiti principali, socialista, democratico (di stampo conservatore) e, dal 1920, popolare, si dimostrarono incapaci di dare vita a un governo stabile in grado di assumere iniziative per fronteggiare la crisi economica e che si andava aggravando. A questa, si sommava una situazione di disordini sociali, dovuta sia all'ostilità dei fascisti italiani nei confronti della Repubblica perché accoglieva fuoriusciti politici italiani sia al malcontento generalizzato della popolazione per la riforma tributaria del 1921. In questo quadro, il fascismo andò al potere. Il Partito Fascista Sammarinese (PFS), fondato il 10 agosto 1922, si propose come rappresentante del limitato ceto medio, costituito da poche famiglie di proprietari terrieri. Il 1º ottobre venne eletta una Reggenza filofascista grazie all'appoggio della maggioranza dei partiti al governo. Le elezioni politiche del 1923 videro andare al potere il PFS con un programma simile a quello del partito fascista italiano, con gli identici caratteri antidemocratici. Il Partito si caratterizzò per numerosi episodi di violenza nei confronti degli esponenti dell'opposizione di sinistra. Sfruttando la scarsa compattezza degli altri partiti, nello stesso anno venne sciolto il Consiglio Grande e Generale, trasformandolo in Consiglio Principe e Sovrano. Nel 1926 furono indette nuove elezioni alle quali si presentò un'unica lista di candidati fascisti con una piccola rappresentanza di cattolici e vennero sciolti gli altri partiti. Si instaurò così il regime, che trasformò lo Stato sul modello di quello italiano. La mancanza di coesione interna al PFS lo costrinse a una continua ricerca dell'appoggio del Partito Nazionale Fascista (italiano). Il PNF ebbe così una sempre più profonda influenza nella politica di San Marino, che vide ridursi la propria autonomia. Negli anni trenta vennero avviati lavori pubblici e nuove iniziative industriali e commerciali, venne attivato il collegamento ferroviario con Rimini e si avviò il settore turistico. Questa politica economica permise un miglioramento del benessere della popolazione e avviò la trasformazione della società. Nel 1941-1942 venne organizzato un movimento antifascista clandestino per opera di alcuni leader socialisti. Le vicende del fascismo italiano si riflessero quasi immediatamente su quello sammarinese. Il 28 luglio 1943, tre giorni dopo il collasso del fascismo in Italia, si tenne una grande manifestazione che riuscì a ottenere lo scioglimento del PFS e l'indizione di nuove elezioni, fissate per il 5 settembre. Il movimento si sarebbe ricostituito come Fascio Repubblicano di San Marino in seguito alla formazione della Repubblica Sociale Italiana per scomparire definitivamente nel settembre 1944, dopo due mesi di occupazione da parte delle truppe inglesi. Nel 1946 vennero riconosciuti colpevoli una cinquantina di dirigenti fascisti locali. La neutralità che ha contraddistinto la Repubblica in numerose occasioni si è protratta anche durante la seconda guerra mondiale, nonostante il governo fascista, in quanto San Marino si mantenne al di fuori del conflitto e si prodigò nel fornire asilo a oltre 100 000 sfollati del circondario durante il passaggio del fronte lungo la Linea Gotica. Nonostante la neutralità, la Repubblica venne bombardata dagli Alleati il 26 giugno 1944. Vennero sganciate oltre 250 bombe che danneggiarono la ferrovia e uccisero 63 persone. Come emerse in seguito, il bombardamento era stato ordinato in seguito a informazioni errate circa il controllo tedesco su San Marino
Nel 1906 una rivoluzione pacifica ristabilì l'elettività dei membri del Consiglio Grande e Generale. Il 25 marzo venne convocato l'Arengo per decidere se mantenere il potere nelle mani del Consiglio controllato dall'oligarchia e se la composizione del Consiglio dovesse essere proporzionale tra gli abitanti del contado e della città. All'Arengo parteciparono 805 capi famiglia su 1054. In seguito all'Arengo, il 5 maggio 1906 venne varata una legge elettorale che prevedeva il rinnovo del Consiglio per un terzo ogni tre anni e mise fine al controllo oligarchico. Allo scoppio della prima guerra mondiale l'Italia mostrò un atteggiamento ostile e sospettoso nei confronti di San Marino, temendo che la Repubblica potesse offrire protezione ai disertori ed esercitò così uno stretto controllo. Tuttavia, nella società le posizioni neutraliste, rappresentate dal Partito Socialista, soccombevano rispetto a quelle interventiste. Esse portarono alcuni volontari sammarinesi ad arruolarsi nell'esercito italiano e alla costituzione di un ospedale da campo sammarinese sul fronte veneto-friulano: una struttura mobile, che dall'ottobre del 1917 al dicembre del 1918, cambiò ben sei postazioni tra Monfalcone, Treviso, Mestre e Gorizia e ospitò oltre 3 000 persone, tra le quali Ernest Hemingway, allora sottotenente dell'esercito americano ferito da un proiettile di mortaio. Particolare sostegno alla guerra venne dalla retorica della redenzione di Arbe, terra natale del Santo Marino. Per questi motivi, l'Austria congelò le relazioni diplomatiche, accusando la Repubblica di non rispettare la neutralità. Se prima della guerra la situazione economica era rimasta stabile anche grazie all'aumento del contributo versato dall'Italia, durante il conflitto il quadro peggiorò a causa dell'inflazione e della disoccupazione. Inoltre, emerse la criticità degli approvvigionamenti alimentari a partire dal 1915: furono emanati diversi provvedimenti per requisire generi alimentari e beni di prima necessità e distribuirli a prezzo politico. Queste scelte acuirono la contrapposizione tra i proprietari terrieri e i socialisti.