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martedì 23 dicembre 2025
23 DICEMBRE 2025 AUGURI
lunedì 22 dicembre 2025
22 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1875 - Stati dell' Europa Parte 1767
TURCHIA BL
Popolazione Ax - Gruppi etnici
Popolazioni turche 22 - TATARI n
Il termine è utilizzato esclusivamente per descrivere i Tatari del Volga stabilitisi in Caucaso. Ogni altro suo utilizzo, come quelli che seguono, possono essere rinvenuti solo e unicamente in un contesto storico.
I Nogai del fiume Kuma mostrano tracce di un antico amalgama con i Calmucchi. Sono nomadi e le loro attività principali sono l'allevamento di bestiame e la pesca. Pochi praticano l'agricoltura stanziale.
I Nogai sono considerati un'etnia indipendente da quella dei Tatari, vivono nel nord del Daghestan, dove sono stati costretti a stanziarsi dopo che l'Orda Nogai fu sconfitta nel XVI secolo dai Russi.
In quello stesso secolo infatti i Nogai si erano alleati con il Khanato di Crimea e con l'Impero ottomano contro la Moscovia. Nonostante questa alleanza tuttavia non era infrequente che razziatori Nogai si spingessero nei territori circostanti per compiere ruberie. Tra il XVI e il XVII secolo a causa delle loro incursioni furono costruite diverse muraglie difensive in Tatarstan.
Una delle eroine nazionali dei Tatari di Kazan', Söyembikä, apparteneva in realtà all'etnia Nogai.
Il termine Tatari Qundra sta ad indicare alcune tribù di Nogai emigrate in passato nei territori circostanti al medio corso del Volga, dove si sono assimilati, almeno a livello linguistico, ai Tatari del Volga.
I Carachi, all'incirca 18.500, vivono nelle alte vallate nei pressi di Elburz, vivendo di agricoltura; sono un'etnia indipendente, una delle più popolose della Karačaj-Circassia.
domenica 21 dicembre 2025
21 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1874 - Stati dell' Europa Parte 1766
TURCHIA BI
Popolazione Az - Gruppi etnici
Popolazioni turche 21 - TATARI m
I Tatari della Crimea costituirono il Khanato di Crimea che fu annesso dalla Russia nel 1783. La guerra del 1853 e le leggi degli anni 1860-63 e 1874 causarono un esodo di questa popolazione; un gran numero di Tatari di Crimea abbandonò i suoi campi irrigati e si spostò in Turchia.
Coloro che rimasero potevano essere suddivisi in tre gruppi distinti. Quelli stanziati sulle coste meridionali, che nel corso del tempo si erano amalgamati con Sciti, Greci e Italiani, erano molto conosciuti per la loro bravura nell'arte del giardinaggio e della coltivazione così come per i loro preziosi manufatti, i Tatari che vivevano sulle montagne erano affini ai Tatari caucasici, mentre quelli che abitavano le steppe - i Nogay - erano di origine essenzialmente turco-mongola.
Durante la seconda guerra mondiale, l'intera popolazione tatara della Crimea fu vittima della politica di oppressione staliniana. Nel 1944 furono infatti accusati di collaborazionismo coi nazisti e furono deportati in massa nelle regioni dell'Asia centrale e in altre parti dell'Unione Sovietica. Un gran numero morì per malattia e malnutrizione, solo in pochi riuscirono ad adattarsi alle nuove condizioni di vita. Anche se un decreto sovietico del 1967 si premurò di far cessare l'esilio forzato dei Tatari, il governo non fece nulla per facilitare il loro ricollocamento in Crimea e per risarcirli delle proprietà perse. Il numero esatto dei Tatari di Crimea (alcuni dei quali sono stanziati in Turchia) non è noto con esattezza ma varie stime lo indicano tra i 5 e i 6 milioni di individui. Va sottolineato che queste stime sono state compilate da ricercatori "attivisti" e di parte, i quali hanno calcolato come 1 milione il numero esatto dei migranti e l'hanno quindi moltiplicato con il loro tasso di nascita. Altri analisti ritengono queste cifre eccessive.
Dopo che Tokhtamysh fu sconfitto da Tamerlano, alcuni membri del suo clan chiesero rifugio nel Granducato di Lituania. A loro furono dati terra e titoli nobiliari in cambio del loro servizio militare e furono da allora conosciuti come Lipka Tatari. I loro soldati presero parte alla battaglia di Grunwald.
Un altro gruppo apparve nel Ducato di Jagoldai (vassallo della Lituania) vicino alla moderna Kursk nel 1437 per scomparirne poco più tardi.
Dal XIII al XVII secolo vari gruppi di Tatari si stanziarono e/o trovarono rifugio all'interno della Confederazione polacco-lituana. Questo avvenimento fu promosso specialmente dal Granducato di Lituania, a causa della loro reputazione di esperti combattenti. I capi tatari che si stanziavano erano insigniti dello status szlachta (~ nobiltà), una tradizione che si è preservata fino alla fine dell'Unione nel XVIII secolo.
Il caso dei Tatari polacchi ricorda come sia difficile definire "guerre di religione" gli scontri dell'età moderna. Per esempio unità di cavalleria di Tatari polacchi componevano l'avanguardia dell'esercito polacco-lituano alla battaglia di Vienna del 1683, combattendo contro unità turche e dei Tatari di Crimea e, anche, cavalieri cristiani ungheresi al servizio dei Turchi. L'assedio di Vienna, accanto allo scontro religioso, fu soprattutto uno scontro fra tre grossi Stati, due dei quali (la confederazione di Polonia-Lituania e l'Impero ottomano) particolarmente tolleranti delle diversità religiose.
Alcuni stimano la presenza di Tatari nel territorio dell'Unione nel XVII secolo attorno alle 15.000 unità, stanziati in 60 villaggi con moschee. Numerosi privilegi reali, compresa l'autonomia interna dalla monarchia, permisero ai Tatari di preservare la loro religione e la loro cultura per secoli. Ai Tatari era inoltre consentito il matrimonio misto coi cristiani, cosa poco comune per l'Europa del tempo. La Costituzione polacca di maggio del 1791 consentì ai Tatari una rappresentanza nella Camera dei deputati della Polonia.
Anche se nel XVIII secolo adottarono la lingua locale, la loro religione e molte delle loro tradizioni (come il sacrificio di tori nella moschea durante alcune loro feste religiose) rimasero immutate. Questo portò alla formazione di una cultura musulmana peculiare, nella quale gli elementi dell'ortodossia musulmana si frammischiavano alla tolleranza religiosa e a una società liberale. Ad esempio le donne nelle società dei Tatari Lipka avevano gli stessi diritti e lo stesso status degli uomini e potevano frequentare liberamente le scuole.
All'incirca 5.500 Tatari vissero nei confini polacchi tra le due guerre mondiali (1920-1939), e un'unità di cavalleria tatara aveva combattuto per l'indipendenza del paese. I Tatari avevano inoltre preservato la loro identità culturale e le loro organizzazioni, incluso un museo a Wilno (Vilnius) sulla loro storia.
I Tatari subirono grandi perdite durante la seconda guerra mondiale e successivamente, dopo il cambiamento dei confini del 1945, gran parte di loro si trovò nel territorio sovietico. È stato stimato che sono 3.000 i Tatari che vivono in Polonia, di cui 500 hanno dichiarato la propria nazionalità come tatara piuttosto che polacca nel censimento del 2002. Vi sono due villaggi tatari (Bohoniki e Kruszyniany) nel nord-est della Polonia così come esistono comunità tatare nelle città di Varsavia, Danzica, Białystok e Gorzów Wielkopolski. Il più delle volte hanno un cognome musulmano che finisce come un cognome polacco: Ryzwanowicz, Jakubowicz.
I Tatari furono importanti nell'esercito dell'Unione così come nella vita politica e intellettuale di Polonia e Lituania. Alcuni intellettuali polacchi hanno discendenza tatara come, ad esempio, lo storico Jerzy Łojek.
Una piccola comunità polacco-tatara si insediò a Brooklyn all'inizio del XX secolo. Lì costruirono una moschea che è ancora in uso.
sabato 20 dicembre 2025
20 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1873 - Stati dell' Europa Parte 1765
TURCHIA BH
Popolazione Av - Gruppi etnici
Popolazioni turche 20 - TATARI l
I luoghi dove i Tatari del Volga vivono includono: Ural e la parte superiore del fiume Kama (dal XV secolo), XV secolo - colonizzatori, XVI-XVII secolo - nuovo stanziamento da parte dei Russi, XVII-XIX secolo - esploratori dell'Ural, lavoratori agricoli;
Siberia Occidentale (dal XVI secolo): XVI secolo - stanziamento dopo la repressione russa seguita alla conquista del Khanato di Kazan', XVII-XIX secolo esploratori della Siberia occidentale, fine del XIX - prima metà del XX secolo industrializzazione della zona, costruttori di linee ferroviarie, anni Trenta del Novecento repressione di Stalin, 1970 - 2000 lavoratori nelle industrie petrolifere;
Mosca (dal XVII secolo): signori feudali tatari al servizio dei Russi, commercianti dal XVIII secolo anche a San Pietroburgo;
Kazakistan (dal XVIII secolo): XVIII-XIX secolo ufficiali e soldati dell'esercito russo, 1930 industrializzazione, dal 1950 colonizzatori di terre vergini - re-emigrazione negli anni novanta;
Finlandia (dal 1804): (soprattutto Mişärs) - XIX secolo - ufficiali e soldati dell'esercito russo.
Asia Centrale (dal XIX secolo) (Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan, Kirghizistan, Xinjiang) XIX secolo ufficiali e soldati dell'esercito russo, mercanti, migrazioni religiose, 1920-1930 - industrializzazione, programmatori educativi sovietici per le popolazioni dell'Asia centrale, 1948, 1960 in aiuto alle città di Ashgabat e Tashkent distrutte da terremoti - re-emigrazione negli anni ottanta;
Caucaso, specialmente Azerbaigian (dal XIX secolo) lavoratori nel settore petrolifero, commercianti
Cina settentrionale (dal 1910) - costruzione di ferrovie - re-emigrazione negli anni cinquanta;
Siberia Orientale (dal XIX secolo) - ricolonizzatori di fattorie, 1910-1980 costruttori di linee ferroviarie, esiliati dal governo sovietico negli anni trenta;
Germania e Austria - 1914, 1941 - prigionieri di guerra, emigrazione negli anni novanta;
Turchia, Giappone, Iran, Cina, Egitto (dal 1918) - emigrazione
Inghilterra, USA, Australia, Canada, Argentina, Messico - (1920) re-emigrazione da Germania, Turchia, Giappone, Cina e altri, 1950 - prigionieri di guerra tedeschi che decisero di non tornare in URSS, 1990 - emigrazione dopo lo scioglimento dell'URSS;
Sachalin, Kaliningrad, Bielorussia, Ucraina, Lettonia, Estonia, Lituania, Carelia - dopo il 1944-45 costruttori, personale militare sovietico;
Oblast' di Murmansk, Kraj di Chabarovsk, Polonia settentrionale e Germania settentrionale (1945 - 1990) - personale militare sovietico
Israele - mogli o mariti di ebrei negli anni novanta del Novecento
venerdì 19 dicembre 2025
19 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1872 - Stati dell' Europa Parte 1764
TURCHIA BG
Popolazione Au - Gruppi etnici
Popolazioni turche 19 - TATARI i
I Tatari Mişär sono un gruppo di Tatari che parla un dialetto della lingua dei Tatari di Kazan'. Sono discendenti dei Kipchaki, una tribù turca che si era stabilita nei pressi del fiume Oka, mescolandosi nel tempo con tribù ugro-finniche e russe. Vivono negli oblast' di Tambov, Penza, Rjazan e in Mordovia. Vivevano un tempo nei pressi e lungo il fiume Volga, in Tatarstan.
Gruppo etnico facente parte dei Tatari del Volga, vivono quasi unicamente nel paese di Qasím (Kasimov nella trascrizione russa) nell'oblast' di Rjazan, con una popolazione tatara di 500 unità. Dal 1452 al 1681 tale paese era capitale del Khanato di Qasim, Stato vassallo di Mosca.
I Tatari di Astrachan' (all'incirca 70.000) sono discendenti della popolazione rurale del Khanato di Astrachan' e vivono per la maggior parte nell'oblast' di Astrachan'. Durante il censimento del 2000 molti di loro si descrissero come Tatari comuni e questo poiché, data la presenza in loco di numerosi Tatari di Kazan', la differenza tra i due gruppi etnici tende a scomparire.
Testo tradotto dall'Enciclopedia Britannica del 1911: I Tatari di Astrachan' constano di circa 10.000 unità e sono, con i Calmucchi mongoli, tutto quello che oggi rimane dell'Impero di Astrachan'.
Mentre il Tataro di Astrachan' (Ästerxan) è un dialetto misto, all'incirca 43.000 hanno assimilato il dialetto centrale dei Tatari di Kazan'. I loro antenati erano Cazari, Kipchak ed alcuni Bulgari del Volga (questi ultimi avevano infatti stanziato colonie nei moderni oblast' di Astrachan' e oblast' di Volgograd).
giovedì 18 dicembre 2025
18 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1871 - Stati dell' Europa Parte 1763
TURCHIA BF
Popolazione At - Gruppi etnici
Popolazioni turche 18 - TATARI h
Tatari Tiptär
mercoledì 17 dicembre 2025
17 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1870 - Stati dell' Europa Parte 1762
TURCHIA BE
Popolazione As - Gruppi etnici
Popolazioni turche 17 - TATARI g
I Tatari Keräşen discendono da quei Tatari di Kazan' che furono convertiti con la forza al cristianesimo da Ivan il Terribile durante il XVI secolo e, più tardi, nel XVIII secolo.
Alcuni antropologi suppongono invece che i Tatari di Keräşen discendano direttamente dalla popolazione dei Suari, convertiti al cristianesimo dagli Armeni durante il VI secolo, quando ancora vivevano nel Caucaso. I Suari, con altre tribù (che più tardi furono convertite all'islam), diventarono prima "Bulgari del Volga" e infine i moderni Ciuvasci (per la maggior parte cristiani) e Tatari di Kazan' (per la maggior parte musulmani).
I Tatari Keräşen vivono in tutto il Tatarstan; tendono ad essere assimilati da Russi, Ciuvasci e Tatari musulmani. Ottant'anni di leggi ateiste hanno trasformato i Tatari di entrambe le confessioni, facendoli diventare meno religiosi che in passato; in tal modo la differenza significativa tra i Tatari Keräşen e quelli musulmani è data unicamente dal fatto che i Keräşen hanno nomi russi.
Alcune tribù turche (Cumani) dell'Orda d'Oro furono convertite al cristianesimo tra il XIII e il XIV secolo (Cattolicesimo e Nestorianesimo). Alcune preghiere, scritte in quel tempo nel Codex Cumanicus, hanno forti affinità con le preghiere dei Keräşen, ma non vi è alcun'altra informazione di una possibile connessione tra Cumani cristiani e Keräşen.
martedì 16 dicembre 2025
TERZA PAGINA: IL CAFFE' ISPIRA ANCORA GLI SCRITTORI
Oggi come ieri, chi scrive trova nei caffè l'ispirazione, oppure vede nel caffè lo scenario in cui ambientare la sua narrazione.
Torino in particolare, si offre molto bene sotto questo aspetto. Basti pensare ai suoi caffé storici, al Museo del Cinema, alla sua dimensione esoterica...
Francesco Ippolito non specifica la città in cui si trova questo caffé immaginario, ma lo si potrebbe tranquillamente collocare a Torino. Ombre di Celluloide, come il Rifugio di Vetro hanno una narrazione spazio-temporale molto onirica. Ti fanno passeggiare in compagnia di Marilyn Monroe e Humphrey Bogart...
lunedì 15 dicembre 2025
15 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1869 - Stati dell' Europa Parte 1761
TURCHIA BD
Popolazione Ar - Gruppi etnici
Popolazioni turche 16 - TATARI f
Poiché facilmente comprensibile da tutti i gruppi di Tatari russi, come anche da Ciuvasci e Baschiri, nel XV secolo il linguaggio dei Tatari di Kazan' divenne una lingua letteraria. Tale linguaggio includeva ai tempi molte parole arabe e persiane, successivamente sostituite da termini russi ed europei.
I Tatari di Kazan' ammontano a più di 7 milioni, la maggior parte dei quali dislocata in Russia e nelle regioni ex-sovietiche. La loro maggiore densità si trova nel Tatarstan e nelle regioni adiacenti, ma un numero significativo risiede anche nell'Asia centrale, in Siberia e nel Caucaso. I Tatari di Kazan' che vivono fuori dal Tatarstan parlano principalmente il russo.
Un numero significativo di uomini appartenenti a questa etnia emigrò in Turchia e in Cina durante la guerra civile russa, ma la maggior parte fece ritorno in Russia al termine della stessa. Secondo il governo cinese, vivrebbero nella provincia di Xinjiang 51.000 Tatari.
Tatari di Perm' - Tatari di Kazan' che vivono nel kraj di Perm'. Alcuni di loro hanno sangue misto con quello Komi.
domenica 14 dicembre 2025
14 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1868 - Stati dell' Europa Parte 1760
TURCHIA BC
Popolazione Aq - Gruppi etnici
Popolazioni turche 15 - TATARI e
Negli anni dieci del XX secolo il loro numero risultava di circa mezzo milione nel governatorato di Kazan' (poi interamente compreso nella nazione russa del Tatarstan), 400.000 in quello di Ufa, 100.000 a Samara e Simbirsk e all'incirca 30.000 a Vjatka, Saratov, Tambov, Penza, Novgorod, Perm' e Orenburg. 15.000 appartenenti alla stessa etnia erano migrati nei decenni precedenti a Rjazan' o erano stati fatti prigionieri nel XVI e nel XVII secolo e trasportati forzatamente come forza lavoro in Lituania a Vilnius, Grodno e Podolia. All'incirca 2.000 risiedevano a San Pietroburgo, dove la maggior parte svolgeva le mansioni di cocchiere o cameriere nei ristoranti. In Polonia costituivano l'1% della popolazione nel distretto di Płock.
I Tatari di Kazan' parlano un dialetto di origine turca (con forti influssi russi e arabi). Sono generalmente descritti come di media statura, con spalle possenti, la maggior parte con occhi castani o verdi, naso dritto e ossa sporgenti sulle guance.[6] Poiché tra il novero dei loro ascendenti non ci sono solo Turchi, ma anche Slavi e Ugro-Finnici, molti Tatari di Kazan' tendono ad avere sembianze europee. La popolazione non è omogenea: il 33,5% appartiene al sottotipo dell'Europa meridionale, il 27,5% a quello nord-europeo, il 24,5% all'ugro-finnico e il 14,5% al sud-siberiano (un misto tra l'aspetto mongoloide e quello caucasoide).[6] La maggior parte dei Tatari di Kazan' è di religione musulmana sunnita e fino al 1917 la poligamia era diffusa tra le classi abbienti.
sabato 13 dicembre 2025
13 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1867 - Stati dell' Europa Parte 1759
TURCHIA BB
Popolazione Ap - Gruppi etnici
Popolazioni turche 14 - TATARI d
La maggioranza dei Tatari del Volga è composta da Tatari di Kazan', che rappresentano il gruppo etnico maggiormente diffuso (circa 2 milioni) nel Tatarstan, una delle repubbliche della Russia.
Nei secoli tra l'XI e il XVI secolo molte tribù turche vivevano nei territori compresi tra le attuali Russia e Kazakistan. I Tatari di Kazan' sono i diretti discendenti dei Bulgari del Volga, che si stabilirono nei pressi di questo fiume nell'VIII secolo. Qui la loro etnia si mescolò con quella degli Sciti, con quelle delle popolazioni di lingua ugro-finnica e in parte con i discendenti dei Kipčaki, che si stanziarono lungo il Volga durante il XIII secolo. Dopo le invasioni mongoliche, la Bulgaria del Volga fu sconfitta e scomparve come entità politica. La maggior parte della sua popolazione tuttavia sopravvisse: la loro cultura e religione rimasero infatti immutate (erano stati convertiti all'Islam nel 922 dal missionario/propagandista Aḥmad b. Faḍlān), mentre il loro linguaggio andò amalgamandosi con quello dei conquistatori fino a scomparire del tutto. Soprattutto nelle regioni settentrionali (l'odierno Tatarstan) non avvenne quasi nessun mescolamento tra sangue turco e sangue mongolico.
In alcuni luoghi delle regioni da loro abitate i Tatari di Kazan' chiamano sé stessi Bulgari del Volga ed alcuni di loro si rifiutano di riconoscere il suffisso Tatar nel nome della loro nazione.
venerdì 12 dicembre 2025
12 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1866 - Stati dell' Europa Parte 1758
TURCHIA BA
Popolazione Ao - Gruppi etnici
Popolazioni turche 13 - TATARI c
I Tatari del Volga vivono nella parte centrale ed est-europea della Russia. Nella Russia odierna il termine tataro è solitamente utilizzato per indicare unicamente tale popolazione. Durante il censimento del 2002 furono ufficialmente suddivisi in Tatari comuni, Tatari di Astrachan' e Tatari di Keräşen. I Tatari siberiani furono incorporati dal censimento tra i Tatari, mentre gli altri gruppi etnici, quali i Tatari di Crimea e i Čulyčy, non furono ufficialmente riconosciuti come parte di tale gruppo etnico e, per questo motivo, vennero contati separatamente.
giovedì 11 dicembre 2025
11 DICEMBRE 2025
EUROPA PARTE 1865 - Stati dell' Europa Parte 1757
TURCHIA AX
Popolazione An - Gruppi etnici
Popolazioni turche 12 - TATARI b
Tatari (Tatarlar, in alfabeto cirillico Татарлар) è il termine solitamente utilizzato per riferirsi alle popolazioni tartare euroasiatiche. Tartaro in passato ebbe una connotazione negativa nel linguaggio comune poiché abusivamente associato al termine "Tartarus" della mitologia greca. In Europa la parola Tartaro è generalmente utilizzata per indicare, nel contesto storico del XIII secolo, le popolazioni mongoliche apparse in tale periodo durante l'invasione mongola e più tardi assimilatesi con le popolazioni locali.Gli originari Ta-ta Mongoli abitarono le regioni a nord-est del Gobi, nel V secolo, e, dopo le invasioni nel IX secolo della dinastia Liao (Khitani), migrarono a sud, dove fondarono l'Impero mongolo sotto Gengis Khan. Sotto il regno del nipote, Batu Khan, si mossero poi a ovest, verso le sterminate pianure russe, portando con loro molti esponenti dei Turchi uralo-altaici.
Nei pressi del Volga si mescolarono poi con i rimanenti del vecchio impero bulgaro (Bulgaria del Volga), con popolazioni di lingua ugrofinnica e con le popolazioni del Caucaso.
I Tatari formarono una nuova entità statale: la Tataria. Tali possedimenti furono governati da prestigiose élite mongole dal XIV sino al XVIII secolo, quando vennero a cadere sotto il dominio dell'Impero russo.