22 Novembre 1963 - 22 Novembre 2015
Anniversario della sua morte...
Anniversario della sua morte...
JOHN F.KENNEDY
FK John Fitzgerald Kennedy - discorso sulle società segrete (Speech on Secret Societies)
L'attentato e la morte
FK John Fitzgerald Kennedy - discorso sulle società segrete (Speech on Secret Societies)
L'Uomo
Sia "Jack" sia la moglie Jacqueline Kennedy erano molto giovani in confronto alle precedenti coppie presidenziali e furono figure molto popolari; venne loro tributata un'attenzione più simile a quella riservata a cantanti rock e a stelle del cinema, più che a un politico e a sua moglie. Influenzarono persino la moda dell'epoca e loro fotografie comparivano spesso nei rotocalchi dell'epoca.
I Kennedy portarono una ventata di vita nuova nell'atmosfera della Casa Bianca. Convinti che la sede presidenziale fosse un luogo dove celebrare la storia, la cultura e le conquiste americane, invitarono regolarmente artisti, scrittori, scienziati, poeti, musicisti, attori, atleti e vincitori di premi Nobel. Jacqueline Kennedy inoltre riadattò quasi tutte le stanze della Casa Bianca con nuovi arredi e pezzi d'arte.
La Casa Bianca sembrò anche un luogo più gioioso per via della presenza dei due figli piccoli della coppia, Caroline e John Jr. (il cui vezzeggiativo sui rotocalchi diverrà John-John). Nel prato antistante la Casa Bianca i Kennedy misero una nursery, una piscina e una casetta per bambini su un albero.
Dietro la facciata elegante, anche la vita privata dei Kennedy conobbe qualche tragedia, come la morte del figlio Patrick.
Il carisma che Kennedy e la sua famiglia irradiavano, valsero alla sua amministrazione l'appellativo postumo di "Camelot".
I igli
John Fitzgerald Kennedy e Jaqueline Bouvier hanno avuto quattro figli:
Arabella (nata morta, nell'agosto del 1956)
Caroline Bouvier Kennedy (n. 1957). Si è sposata nel 1986 con Edwin Arthur Schlossberg, e ne ha avuto tre figli: Rose (1988), Tatiana (1990) e John (1993).
John Fitzgerald Kennedy Jr. detto John-John, (1960-1999)
Patrick Bouvier Kennedy (nato nell'agosto 1963 e morto a due giorni di vita per malattia delle membrane ialine)
L'attentato e la morte
Il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30, ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. Fu un evento straordinario e devastante per la vita di molti americani. «Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?» fu una domanda posta di frequente negli anni successivi e continuò a risuonare per decenni dopo il fatto.
Lee Harvey Oswald venne arrestato alle 13:50 in un cinema poco distante da Dealy Plaza, quindi alle 19:00 accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas ed alle 23:30 di aver assassinato il presidente nel quadro di una "cospirazione conservatrice". Oswald venne a sua volta ucciso dopo appena due giorni, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale - dunque senza che ci fosse stato il tempo di intentare a suo carico alcun processo, all'interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota e di essere rimasto turbato dalla morte di JFK. Cinque giorni dopo la morte di Oswald, il presidente Lyndon B. Johnson creò la Commissione Warren, presieduta dal giudice Earl Warren, per indagare sull'omicidio. Kennedy venne sepolto presso il John Fitzgerald Kennedy Gravesite, nel Cimitero nazionale di Arlington, in Virginia.
Nel 1993, il libro Case Closed: Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK del giornalista investigativo Gerald Posner, analizzò le prove su cui si basano le principali teorie cospirative, concludendo che nulla di quanto si sa fino ad ora dimostra l'esistenza di un complotto. Il libro è stato molto criticato dai cospirazionisti, per avere omesso o interpretato soggettivamente fatti ed elementi tesi ad escludere il complotto.
Il funerale
Dopo l'autopsia il corpo di Kennedy fu preparato per i funerali e portato alla Casa Bianca. Domenica 24 la salma fu trasportata alla rotonda del Campidoglio in Washington dove per tutto il giorno e la notte, centinaia di migliaia di persone resero omaggio al presidente. Il 25 novembre 1963 fu il giorno del funerale e giornata di lutto nazionale.
Mentre veniva trasmesso il funerale, le vie delle città erano deserte; scuole, uffici, negozi e fabbriche erano quasi tutti chiusi. Chi rimase aperto consentì di assistere ai servizi commemorativi. Le campane delle chiese suonarono a lutto e in alcune città gli ufficiali di polizia indossarono la fascia nera. Fu ordinato il silenzio nazionale alle 12.00 EST (17.00 UTC) per cinque minuti, all'inizio del funerale. Centinaia di migliaia di persone in Europa, in Unione Sovietica e Giappone guardarono il funerale trasmesso via satellite dalle TV.
Tutte le religioni ed i fedeli commemorarono Kennedy. La maggior parte dei capi di Stato espresse il proprio dolore e molti governi chiesero ai loro cittadini di riconoscere il dolore degli Stati Uniti come se fosse il proprio, assistendo ad una commemorazione con bandiere a mezz'asta. Per settimane dopo il funerale, continuarono ad essere celebrate funzioni commemorative per il presidente degli USA.
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