ISOLE SALOMONE
Le Isole Salomone (Solomon Islands) sono una nazione insulare dell'Oceano Pacifico meridionale, nell'Oceania vicina, situate ad est della Papua Nuova Guinea. Consistono in circa mille isole, che complessivamente coprono una superficie di 28.000 chilometri quadrati. La capitale è Honiara (che conta circa 60.000 abitanti).
Gruppi Etnici
l gruppo etnico largamente prevalente è quello dei Melanesiani, primi abitanti delle isole. Tuttora rappresentano il 93 % della popolazione dell'arcipelago, seguiti da Polinesiani. (4%) e Micronesiani (1,5 %). Il restante 1,5 % è costituito in prevalenza da asiatici (vivace la comunità cinese a Honiara) e qualche decina di europei discendente dai colonizzatori che scelsero di rimanere sulle isole anche al termine del periodo coloniale delle rispettive nazioni. Le etnie dei Polinesiani e dei Micronesiani risiedono principalmente nelle isole esterne.Nell'arcipelago si parlano ben 74 lingue diverse, quattro delle quali (il dororo, il guliguli, il kazukuru e il vano) risultano però estinte.
Nelle isole centrali si parlano lingue melanesiane, mentre nelle isole più lontane (Rennell e Bellona a sud, Tikopia, Anuta e Fatutaka ad est, Sikaiana a nord-est, Luaniua a nord) sono diffuse lingue polinesiane. Gli immigrati provenienti da Kiribati e Tuvalu parlano invece le rispettive lingue polinesiane. Pur essendo l'unica lingua ufficiale, l'inglese è parlato solo dall'1-2% della popolazione: l'idioma più diffuso, infatti, è il pidgin solomoniano, vera e propria lingua franca del paese.
Il 96% della popolazione professa il Cristianesimo (anglicani 45%, cattolici romani 48%, Chiesa Unita della Papua Nuova Guinea e di Salomone 12%, battisti 10%, avventisti 7%, altri 4%). Il restante 4% dei salomoniani pratica culti tradizionali.
Le Isole Salomone sono uno degli stati più poveri dell'Oceania e in genere del mondo.
L'economia si basa essenzialmente sul settore primario: prevale l'agricoltura di sussistenza di prodotti come taro, riso, manioca ortaggi e frutta tropicale. Sono anche presenti piantagioni di cacao e di cocco da cui si ottiene la copra, prodotto in maggioranza esportato. Importante è anche la pesca, i mari delle Salomone presentano una varia fauna ittica, compresi squali e crostacei. Il sottosuolo contiene riserve di rame, bauxite, oro, piombo e nichel che non sono tuttavia sfruttate. Inoltre sono importantI anche i prodotti forestali, in particolare il legname: l'eccessiva deforestazione creò problemi a Guadalcanal ma il governo si è impegnato in un processo di recupero che ha dato i suoi frutti e contribuito a riforestare l'isola.
Il settore secondario è quasi del tutto assente, mentre il terziario si limita ad attività turistiche, legate alla cultura e alla natura incontaminata delle isole (18mila ingressi turistici nel 2008) e un limitato sistema di trasporti e servizi.
Rimangono fondamentali gli aiuti dall'estero (soprattutto dall'Australia), che rappresentano quasi il 47 % del PIL delle isole.
Storia
Le Isole Salomone, insieme a tutta la Melanesia insulare, furono colonizzate dall'uomo durante il II e I millennio a.C.I primi abitatori dell'arcipelago furono dei gruppi di navigatori-mercanti provenienti dalle Isole Figi, che vi introdussero piante ed animali addomesticati. Nella regione i commercianti diffusero un tipo di ceramiche di tradizione "lapita" forse originaria delle Isole Molucche; questa cultura tramontò solo nel 300 d.C.
L'arcipelago fu scoperto dagli Spagnoli nel 1567 che nell'isola Santa Isabella vi stabilirono un presidio (Puerto de la Estrella y de Cabo Brulè) a difesa della rotta pacifica dei galeoni tra le Filippine e il Messico.
Le popolazioni locali vissero nell'ambito di società tribali simili in tutto il Pacifico fino all'arrivo dei conquistatori inglesi durante le ultime esplorazioni avvenute alla fine del XIX secolo. Nel 1893 divenne Protettorato britannico, status che mantenne fino al 7 luglio 1978 quando fu proclamata l'indipendenza e fu adottato il nuovo stendardo nazionale in accordo con la Regina d'Inghilterra Elisabetta II.
Dal 1997 le Isole sono state teatro di violenti scontri etnici, tanto che nel giugno 2003 vi è stata dispiegata una forza multinazionale a guida australiana (Regional Assistance Mission to the Solomon Islands (RAMSI) con lo scopo di disarmare le milizie etniche e ristabilire l'ordine.
Il 6 febbraio 2013, un violento terremoto di magnitudo 8, seguito da uno tsunami ha colpito le isole Santa Cruz, con epicentro nella provincia di Temotu.
Arte
L'arte di questa zona si può suddividere tra varie aree, a seconda della etnia presa in esame. Se la produzione delle maschere e delle statue non è proprio imponente, importante è quella degli scudi dipinti, utilizzati sia per le cerimonie sia per le parate. Molto diffusi e belli gli oggetti di uso comune, come ad esempio ibarava, ossia dischi-moneta.Nell'area settentrionale si producono statue femminili nere con attributi ben in vista, grandi occhi rotondi e un copricapo a canestro colorato. Nelle zone meridionali prevale la produzione di intarsi impreziositi da conchiglie e madreperla.
Dovunque appare importante la realizzazione di piroghe e di vasi sacrificali che raggiungono anche i due metri, caratterizzati dalla raffigurazione di animali. La tendenza comune a tutte le isole Salomone è quella di sovrapporre il profilo dell'uomo a quello del cane, essere che secondo la leggenda locale insegnò le scienze alla popolazione.
Oceania Chill Out
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