venerdì 24 dicembre 2021

25 DICEMBRE 2021 - BUON NATALE

 BUON NATALE

 
E per finire con le novelle raccontate attorno al fuoco, ecco un altro stralcio tratto da "Il Reporter & il Detective"

"Il salmone ammiccava dalla stagnola tra bacche rosse, crostini e burro. Stappammo alcune bottiglie di bianco del nostro paese. E gamberetti con salsina, paté, albese con tartufo. Qualcuno propose una pausa. Angela dopo il matrimonio si era trasferita a Sidney. Non fu facile perché non parlava inglese. Suo marito era un ingegnere che la società italiana per cui lavorava aveva destinato all’Australia per tre anni, di rinnovo in rinnovo, quindici. Poi, la promozione, con relativo tornaconto economico li aveva convinti a restare. L’unico rammarico era non avere figli, così, avevano fatto domanda di adozione, ma stavano ancora aspettando. Nel frattempo si dedicava a bambini maltrattati e famiglie con problemi di alcolismo. Una vita serena. Con tanto amore. Lei e il marito, che non c’era  per impegni di lavoro, avevano una bella cerchia di amici, con cui trascorrevano i week-end, tra barbecue e pic-nic. Vivevano fuori città, fra grandi praterie e allevamenti di pecore. Elisa e Giuditta da ventanni in Angola lavoravano come medici, una ginecologa e l’altra pediatra. Si erano fermate affascinate dalla gente e dal bisogno che c’era di fare. Elisa aveva conosciuto un medico tedesco, con cui aveva avuto una lunga relazione. Due anni prima lui era morto, colpito da un virus sconosciuto. Giuditta aveva una relazione con un medico dell’Angola più giovane di una decina d’anni, e per questa ragione non si decideva al grande passo. Quella vacanza di Natale era anche una pausa di riflessione. Al suo ritorno o si sposavano o si mollavano. Raccontavano gli occhi grandi dei bambini, la delicatezza delle madri, povere e dignitose. La bellezza rara di alcuni uomini. I tramonti africani, le distese immense e desolate, le feste e i canti intorno al fuoco. Su Marco qualcosa avevano letto. I loro discorsi fecero scattare non so quale molla in Alberto che iniziò a parlare, man mano trasformandosi. “Se Loredana avesse detto subito la verità... Oggi, ho una compagna, a cui ho dato poco, senza farmi coinvolgere troppo per paura di soffrire ancora. Due volte all’anno andiamo come volontari in Brasile. A Manaus in un lebbrosario e  a Belem in un orfanotrofio.......”






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